Parte la rubrica “Parla Di Bella”, tra raccomandazioni alle famiglie e auguri per l’annata calcistica

“Parla Di Bella”, parte oggi questa rubrica settimanale che vedrà protagonista il socio del Pontedera e grande appassionato di calcio giovanile, Simone Di Bella, che settimana dopo settimana dirà la sua opinione su quanto succede nel settore giovanile del Pontedera, ma anche della situazione a livello italiano dei nostri vivai. Per questa prima chiacchierata ci siamo soffermati sul nuovo staff, sulle famiglie e sulle squadre che hanno già iniziato il campionato.

Che opinione ha del nuovo organigramma del settore giovanile?

Sono molto soddisfatto per lo staff tecnico e medico che siamo riusciti ad assemblare e orgoglioso delle squadre che si sono formate per il settore giovanile, che credo siano molto competitive e ben assortite. L’organigramma societario ha permesso un salto di qualità notevole, il responsabile Giovanni Mollica ha portato qualità e passione, oltre che a grande competenza. Lo scouting è in mano al grande esperto Marco Magni, la scuola calcio a un altro grande professionista del settore, vale a dire Marco Saviozzi, senza dimenticarci di Paolo Pastacaldi, figura fondamentale del settore giovanile e collante tra le due realtà di Pontedera e Oltrera. Quest’anno, inoltre, ci siamo arricchiti di una figura che si occuperà della comunicazione, ovvero Nico Venturi, che sono sicuro darà voce e rilevanza a tutto quello che facciamo a Pontedera.

Cosa spera per la nuova annata sportiva?

Auguro agli allenatori e allo staff tutto il meglio per il prossimo campionato, così come ai ragazzi e alle famiglie. Parlando appunto di famiglie, esorto tutti ad avere pazienza, a non mettere pressione ai propri figli tifando solo per loro, ma tifando per tutta la squadra. Questo perché succede che, in squadre professionistiche con organici un po’ più lunghi, come le nostre, il mister debba operare delle scelte e può succedere che qualcuno rimanga fuori, suscitando a volte lo scontento dei genitori. Ecco io vorrei che nessuno si deprimesse, perché il lavoro settimanale, che è quello che fa migliorare i giocatori, è per tutti uguale, quindi tutti hanno la possibilità di crescere allo stesso modo, in partita poi vanno adoperate delle scelte, che in squadre di un certo livello sono ovviamente più selettive. Vorrei che le famiglie però, invece di essere scontente se il proprio figlio non gioca, lo esortassero invece a fare più sacrificio e ad impegnarsi di più in modo da conquistare la maglia da titolare. Questo perché se i genitori sono propositivi ne gioverà anche la crescita del ragazzo, che invece si abbatterà sempre di più alla vista di un genitore scontento di lui. Nessuno ha il posto assicurato, ma giocherà chi in quel momento è più in forma, perciò abituiamo i ragazzi all’impegno e al sacrificio, perché solo così si ottengono i risultati.

Le squadre che hanno iniziato il campionato hanno già dato buoni risultati. Che ne pensa?

Parlando appunto di chi ha già iniziato la stagione, gli Allievi e i Giovanissimi sono partiti molto bene, ma domani avranno un impegno molto tosto a Rieti e speriamo di esprimere un bel calcio e possibilmente anche un risultato positivo. Presto cominceranno anche tutte le altre annate, che nel frattempo sono impegnate nei vari tornei e che stanno ben figurando, e per questo siamo molto contenti, non solo per i risultati ma soprattutto per il tipo di lavoro che stiamo svolgendo con i ragazzi.

In ultima battuta vorrei fare gli auguri alla prima squadra, che domani inizierà finalmente il suo percorso con una gara molto difficile contro il Novare, l’ambiente però è carico e sono sicuro che potremmo fare un bel percorso accompagnati dal calore dei tifosi. Anche perché, ci terrei ad aggiungere, senza una prima squadra nei professionisti tutto il settore giovanile non avrebbe la rilevanza che ha, quindi tutti i ragazzi e le famiglie dovrebbero seguirla allo stadio ed esserne i primi tifosi.

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