Rubrica: “Le Granatine si raccontano”. Intervista a Benedetta Sidoni

  • Quale è stata la squadra che ti ha fatto innamorare del calcio?

“La passione per questo sport nasce dalla Roma. La mia famiglia è romana; sono state le mie due cugine, entrambe abbonate in curva sud, ha farmi conoscere questo mondo. La prima volta allo stadio era per la partita Roma-Bologna: sono rimasta incantata, il clima dell’Olimpico è unico e travolgente. Da quel momento in poi la Roma è diventata la mia squadra del cuore. La seguo ogni domenica, facendo il tifo anche davanti alla tv…sono proprio sfegatata. È stato un crescendo di amore verso questa squadra, una volta abbracciati i colori giallo rossi, non si riescono più ad abbandonare. L’essere romanista è una fede. 

Un momento indimenticabile è stato il primo derby della capitale, in cui abbiamo vinto 2 a 0. Ho provato un’emozione unica, un coinvolgimento totale; il tifo dell’Olimpico, forse sarò di parte nel dirlo, ma non ha eguali.”

  • In merito al pubblico, come percepisci l’assenza di questo?

“Il tifo manca molto, lo considero come il dodicesimo uomo in campo. Quando sei sul punto di mollare, il pubblico è l’appiglio a cui attaccarsi per combattere fino alla fine. Dentro di te pensi di non farcela, ma alla fine ce la fai anche per chi è lì a vederti e sostenerti. Non vedere nessuno sugli spalti dispiace, ma è un sacrificio da sostenere per uscire il prima possibile da questa situazione e poter vivere di nuovo lo sport tutti insieme. Il calcio femminile è caratterizzato da un tifo sano, alcuni brutti episodi che abbiamo visto nel calcio maschile ancora non hanno sporcato il nostro movimento.”

  • Raccontaci un episodio memorabile in maglia granata.

“La partita di esordio con il Pontedera contro il San Marino mi è rimasta impressa nella memoria. Non avevo giocato molto nel campionato, anche per degli infortuni che mi avevano colpito, quella è stata la gara del riscatto, calcistico e personale. È stata l’occasione di provare, a me stessa e agli altri, che ancora potevo e volevo dare tanto.”

Intervista realizzata da Valentina Ulivieri 

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